INTERVISTA AL SIGNOR ALBANO CARRISI

Don Carmelo, Felicità, Aleatico, Mediterraneo, per citarne solo alcuni, dalla dolcezza, fragranza e classe eccellenti, sono vini, da lei prodotti, che profumano di storia.
Quali sono gli aspetti più interessanti della sua attività di produttore vinicolo?
Gli aspetti più interessanti sono legati al ciclo della lavorazione del vino: dalla cura, molto attenta, dei vigneti alla raccolta dell'uva, per finire all'imbottigliamento.
Sono tutti momenti particolari che un pò mi riportano a quando mio padre produceva vino in maniera artigianale.
Ora i tempi sono cambiati, ma il fascino di questa lavorazione è rimasto intatto.

Quando è nato il suo interesse per la cultura enologica?
L'interesse per la cultura enologica è nato in... famiglia.
Me lo ha trasmesso mio padre che era un grande intenditore.

Come avvenne il suo primo incontro con il vino?
Il primo incontro con il vino diciamo che non fu dei più felici…
Ero un bambino e mio nonno mi fece bere qualche sorso.
L'effetto, a quell'età, fu notato subito da mia madre che rimproverò il nonno per avermi fatto bere per la prima volta il vino.

Quale vino ricorda con particolare piacere?
Il Don Carmelo perchè è stato il primo: nacque quasi per scommessa.
Avevo promesso a mio padre, già dopo la mia partenza per Milano a cercare la fortuna nel mondo della musica, che sarei tornato e avrei prodotto un vino con il suo nome.
Ma sono legato a tutti i "miei" vini perchè tutti, comunque, hanno una storia particolare.

Vino Veritas. Qual è il suo rapporto personale con il vino?
Vino Veritas?
Certamente.
Ma anche vino come piacere e come scoperta di un territorio.
Il vino come peculiarità geografica, ma anche culturale.
Ecco il vero valore del vino ed in questo valore si rispecchia il mio personale rapporto con il vino stesso.

Alcuni sostengono che i vini hanno il forte potere di far sognare e raccontare sempre avventure diverse. Cosa può aggiungere?
Il vino può avere effetti diversi a seconda della quantità e della qualità. Che possa davvero contribuire a far sognare è innegabile e che alimenti i racconti è certo.

Quali sono le peculiarità fondamentali che differenziano un grande vino dagli altri?
Un grande vino si caratterizza dalla qualità.
Alla base di tutto occorre sempre un'uva curata e genuina.
Poi, un ciclo di lavorazione che non perda mai di vista la tradizione. Un prodotto eccellente lo si riconosce al primo sorso.

Che influsso hanno avuto le sue origini familiari nella sua scelta di avvicinarsi, con sommo affetto, al vino?
Un pò tutte le famiglie salentine producevano in casa dell'ottimo vino. Anche la mia, ovviamente.
Questa tradizione ha decisamente influito nella mia forte decisione di produrre vini, che rappresenta, per me, una grande passione e un modo per essere "ancorato" alla mia terra.

Com'è avvenuto il passaggio della sua vasta produzione nel contesto internazionale?
È avvenuto per gradi.
Eravamo sicuri del nostro prodotto e così sono arrivate richieste anche dall'estero, dove ormai i vini pugliesi sono conosciuti e apprezzati come quelli che forse vantano una maggiore tradizione ma non sono certo qualitativamente migliori dei nostri.

Quando ha compreso che il suo vino sarebbe divenuto un grande successo internazionale?
Quando ho letto sul volto di alcuni miei amici la soddisfazione dopo aver sorseggiato i miei prodotti.
In ogni caso, prima dell'imbottigliamento, provo personalmente i vini e questo mi porta subito a capire il successo che avranno.

Cosa pensa del sostegno ricevuto da Assoii-Suisse nel processo di importazione e promozione, sul territorio elvetico, dei suoi vini?
Ogni azienda ha bisogno di partners per far conoscere ed esportare i propri vini. In questo contesto, la collaborazione con Assoii-Suisse è fondamentale per la distribuzione sul territorio elvetico delle nostre linee di vini.

Cosa suggerisce all'Assoii-Suisse per ottimizzare tale sostegno?
L'Assoii-Suisse conosce bene il proprio mestiere.
Non ha bisogno dei consigli del produttore per valorizzare al meglio questi vini.
Di certo, le degustazioni sono fondamentali: di un buon vino ci si può innamorare al primo sorso.

Intervista rilasciata nel 2010