PARTITO L'ULTIMO TRENO PER ROCCA DI MEZZO

Assoii-Suisse in collaborazione con la città di Zurigo ha consegnato al Comune di Rocca di Mezzo, città abruzzese duramente colpita dal terremoto, dei Container che costituiranno le sedi sostituitive delle scuole danneggiate dal sisma.
In occasione della donazione, venerdì 3 luglio il sindaco del comune abruzzese, Emilio Nusca, ha incontrato la direttrice della sezione immobiliare della città di Zurigo e alcuni membri dell'Assoii-Suisse che si è assunta l'impegno del trasporto dei container a destinazione. Servono 19 camion e il contributo di tutti noi. Ecco il motivo della sottoscrizione.
Dopo il disastroso terremoto che ha colpito l'Abruzzo, molte sono state le iniziative volte ad aiutare le migliaia di persone rimaste senza casa o che vivono in condizioni di estremo disagio.
A queste si è unita la bellissima campagna di solidarietà "Aiutiamo l'Abruzzo" promossa dall'assoii-suisse.ch, Associazione Imprenditori Italiani in Svizzera, che sin da subito si è mobilitata per una raccolta di fondi in soccorso degli sfortunati connazionali abruzzesi.
Il tempestivo appello di soccorso solidale partito dall'associazione italiana, che oltre al denaro raccolto grazie agli italiani residenti in Svizzera ha versato un contributo di ben 10'000 Fr, è stato accolto di buon grado anche dalla città di Zurigo che si è resa disponibile ad offrire il proprio aiuto.
L'Abruzzo, come ormai si sa, dopo il terremoto del 6 aprile è una regione distrutta: 299 persone hanno perso la vita in questa sciagura e gli sfollati non si contano. Solo il capoluogo della regione, L'Aquila, conta ben 60 mila senza tetto.
C'è bisogno di tutto per ricominciare e per prima cosa si pensa a ridare un tetto a chi adesso è costretto ad affollarsi nelle tendopoli che, seppur numerose, sembrano non bastare mai. Si pensa anche a far ripartire le imprese, il turismo, le scuole, insomma a ridare vita.
E proprio alle strutture universitarie e scolastiche, gravemente colpite dal cataclisma, si rivolge l'aiuto della città di Zurigo mettendo a disposizione alcuni container che sostituiranno le scuole inagibili.
Il progetto "Container per l'Abruzzo" è stato realizzato rapidamente trovando il favore della Gestione Immobiliare di Zurigo, diretta dalla signora Cornelia Mächler.
A fare da mediatore alla trattativa, l'assoii-suisse.ch, che si è messa a disposizione per coordinare tutto, organizzando anche l'incontro ufficiale con Emilio Nusca, sindaco di Rocca di Mezzo, un comune della provincia de L'Aquila, che tra i danni subiti annovera proprio l'inagibilità delle scuole materne, elementari e medie.
Con questa donazione sarà consentita la continuità dell'istruzione ai circa 200 alunni dell'istituto "Italo D'Eramo". A loro si uniranno gli studenti di due comuni vicini, Ovindoli e Rocca di Cambio.
Tutto è stato reso ufficiale in un incontro a cui hanno preso parte il sindaco Emilio Nusca e il collaboratore tecnico Maurizio Blair dall'Italia, la direttrice Cornelia Mächler del comune di Zurigo, il vice console di Zurigo Maurizio Busanelli, il presidente dell'associazione promotrice dell'iniziativa, il signor Ferdinando Catalano e altri membri dell'Assoii-Suisse.
Durante l'incontro, la signora Mächler si è informata sull'attuale situazione in Abruzzo e, parlando a nome della città di Zurigo, si è detta lieta di dare il suo aiuto: "Sappiamo che è un piccolo gesto ma è ciò che possiamo fare per dare il nostro aiuto subito. Se in futuro ci sarà ancora bisogno, metteremo a disposizione tutto quanto è nelle nostre possibilità".
Il sindaco Nusca ha chiarito la situazione di difficoltà che sta affrontando l'Abruzzo, in continuo stato d'allarme poiché dal giorno del grande terremoto la terranon ha smesso più di tremare.
Perfino durante l'incontro giunge notizia di una nuova forte scossa. Così Emilio Nusca spiega l'attuale situazione: "La situazione è ancora molto difficile. Una volta finita l'emergenza di sistemare la gente nelle tende è cominciata la difficile fase in cui bisogna ricostruire. Tutto è stato distrutto, gli ospedali, le scuole, le infrastrutture, le strade e i gasdotti.
A L'Aquila il 60% delle abitazioni è crollato e trovare un alloggio ai 60 mila abitanti rimasti senza casa non è facile: alcuni hanno trovato ospitalità da amici e parenti fuori città, altri sono stati sistemati nelle tendopoli e altri ancora negli alberghi lungo la costa ma a metà luglio dovranno lasciarli perché deve riprendere la stagione turistica. In questo modo si aggiunge l'ulteriore problema di trovare nuovi alloggi nelle zone interne dell'Abruzzo".
I disagi sono molti, spiega il sindaco di Rocca di Mezzo, nonostante gli aiuti efficienti della protezione civile: "La protezione civile ha funzionato e continua a funzionare benissimo. È stata tempestiva nell'intervento ed efficace nell'organizzazione della prima fase dell'intervento. Ma è difficile continuare in queste condizioni.
Le tendopoli sono affollatissime e sembrano delle caserme che ospitano persone impaurite, extracomunitari, bambini, anziani malati e disabili che hanno perso tutto.
Sono in tanti, per cui la gestione diventa difficile". Gli aiuti non sono mancati, continua Nusca, sia negli attimi successivi alla tragedia in cui "c'è stato un grandissimo concorso a livello nazionale" e continuano ad esserci grazie a delle iniziative come quella che promuove l'ASSOII.CH e che la città di Zurigo ha accolto.
"Il governo sta costruendo tremila alloggi per gli sfollati ma il numero è ampiamente insufficiente e, nonostante la promessa di consegna entro novembre, sarà difficile riuscirci in tempi tanto brevi. Dovranno inoltre essere riparate tutte le case danneggiate prima di ridarle ai proprietari ma servono dei contributi da parte del governo e per ora questi soldi non ci sono". "Ma il problema più grande è quello che riguarda l'università che è una delle maggiori fonti economiche de L'Aquila.
Le università sono andate distrutte insieme alle case dei 30 mila studenti che studiavano qui. Sarà un problema riuscire a riportare tutto com'era prima perché non è facile trovare le sedi sostitutive delle università e neanche le sedi per gli alloggi.
Un vecchio istituto di ricerca per le comunicazioni ospiterà il lettorato di alcune facoltà ma rimane sempre il problema delle sedi degli studenti.
La Regione Lombardia sta costruendo, in un paese vicino L'Aquila, la città dello studente che potrà ospitare 300/400 studenti. Anche nel nostro commune, con alcuni imprenditori delle Marche, si sta costruendo un campus universitario ma non si arriverà a trovare alloggi necessari per tutti i 30 mila studenti".
Ma il problema riguarda anche le tante scuole rese inagibili e per le quali c'è bisogno sempre di aiuti come quello che viene dalla città di Zurigo. "Con questa donazione, di cui vi saremo sempre grati, noi riusciremo a risolvere il problema di tre comuni e comprenderà la scuola dell'infanzia, le elementari e le medie. Per noi è un grandissimo gesto, grazie davvero" ha così concluso il sindaco.
Anche il vice console, Maurizio Busanelli, presente all'incontro, ha voluto ringraziare a nome del Consolato la città di Zurigo che si mostra sempre attenta e vicina ai problemi della nostra terra.
Nonostante tutti gli aiuti, la situazione dell'Abruzzo è sempre molto delicata. Per questo Fernando Catalano dell'Assoii-Suisse, a nome di tutta l'associazione, sostiene di voler proseguire la campagna di solidarietà per la regione colpita dal terremoto: "Noi come associazione ci siamo subito mobilitati ma le nostre azioni sono molto limitate e abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile per poter inviare questi container generosamente offerti dalla città di Zurigo".